Da mancato vice Lautaro ad avversario tra i più temuti nell'Atalanta: i motivi che hanno fatto saltare l'arrivo di Retegui all'Inter
L'argentino è stato a lungo accostato ai nerazzurri
Il nome di Mateo Retegui è stato accostato spesso all'Inter nelle scorse sessioni di calciomercato. Alla fine i nerazzurri non sono mai riusciti ad affondare il colpo e domani sarà tra gli avversari più temuti nel big match di campionato contro l'Atalanta, secondo forse solo a Lookman.
La società meneghina ha pensato al classe 1999, che comanda la classifica capocannonieri con 22 gol segnati in 26 partite, in due momenti differenti.
1) Quando era al Tigre
Come sottolinea Calciomercato.com, già quando giocava nel Tigre e Roberto Mancini lo convocò per la prima volta in Nazionale il centravanti piaceva molto ai dirigenti. Nella trattativa però c'era anche il Boca Juniors, che aveva il 50% del cartellino e voleva monetizzare al massimo.
Per questo motivo il cartellino di Colidio non bastò e Retegui rimase al Tigre. In estate, poi, il club argentino ascoltò la ricca proposta del Genoa da 12 milioni di euro più 3 di bonus a cui si è aggiunta anche una percentuale sulla futura rivendita del cartellino che però è stata lasciata al Boca Juniors.
2) La scorsa estate
Anche la scorsa estate, dopo una buona annata con il Genoa, l'Inter aveva pensato a Mateo Retegui come vice Lautaro. I problemi di budget hanno portato i nerazzurri però a chiudere per Taremi. Inoltre la mancata uscita di Correa e Arnautovic non ha aperto altri margini di manovra.
