Dal calcio aggressivo al rapporto 'brutale' con i calciatori: 2 retroscena rivelano cosa porterà Tudor alla Juventus
Pochi dubbi sul contributo che darà il nuovo tecnico
Quest'oggi Igor Tudor ha sostenuto il secondo allenamento da nuovo allenatore della Juventus per preparare il match di campionato contro il Genoa, che si giocherà sabato alle ore 18 all'Allianz Stadium di Torino.
Ci si chiede cosa può portare il tecnico croato ai Bianconeri per cercare di svoltare e mettersi alle spalle il periodo Thiago Motta. Ci sono due retroscena che, però, possono spiegare la personalità di Tudor.
Uno risale alla stagione 2011-2012, al suo primo anno da allenatore nelle giovanili dell’Hajduk Spalato. Ci fu un blitz a Vinovo nel primo anno di Antonio Conte, e spiegò la sua filosofia di gioco: "Mi piace il calcio aggressivo, soprattutto giocando palla a terra e senza buttare palloni in alto. È una gioia per noi juventini".
L'altro retroscena riguarda il rapporto con i calciatori, spiegato bene da Payet, che lo ha avuto al Marsiglia nella stagione 2022-2023: «Abbiamo scoperto una persona ruvida e brutale nel suo modo di essere, nelle sue parole. È stato esageratamente duro. Mi diceva “se non corri, nel mio calcio non puoi giocare”».