Danilo svela l'allenatore più importante della carriera: "Se l'avessi conosciuto prima la mia vita sarebbe stata diversa"
L'ex capitano della Juventus si è confessato a 'The Guardian'
L’ex capitano della Juventus Danilo ha concesso una lunga intervista a The Guardian nella quale ha spaziato su vari argomenti, parlando anche dei piani per il dopo-calcio.
Si parte dagli elogi a Pep Guardiola, suo allenatore al Manchester City: “Guardiola istruisce i suoi giocatori, questa è la cosa più importante del suo lavoro. Fa sì che tutti i giocatori pensino al calcio allo stesso modo. Tempo, spazio, movimento, possesso, prendersi cura della palla: ti fa capire gli spazi del campo come nessun altro allenatore e vive la partita emotivamente come nessun altro. Posso dire che Guardiola mi ha fatto il lavaggio del cervello, ma in senso positivo. Era come se fossi all'università. Ciò che ho vissuto con lui mi ha permesso di alzare il mio livello e di mantenerlo fino a oggi. Se l'avessi incontrato prima, mi avrebbe reso la vita molto più facile”.
Non altrettanto positivo il ricordo degli anni vissuti al Real Madrid: “Al Real ho sofferto molto al punto di dover un cercare aiuto psicologico. Ci sono stati momenti in cui sembrava che non ricordassi più come si giocasse a calcio. Ero completamente ostaggio delle critiche, dei social media, di tutto. È stato allora che ho iniziato a lavorare con uno psicologo sportivo".
A 33 anni Danilo dopo il tormentato addio alla Juventus è tornato in patria, preferendo il Flamengo alla corte del Napoli. La carriera da giocatore potrebbe essere ancora abbastanza lunga, ma quando finirà non vedremo Danilo nei panni di mister: Impossibile che possa diventare allenatore, non c’è nessuna possibilità. Penso che il calcio abbia ancora molto da darmi, ma quando avrò finito avrò bisogno di voltare pagina nella mia vita. Voglio iniziare l'università, studiare psicologia e comunicazione”.