Il Milan giocherà 2 finali come nel 2007-2008: analogie e differenze con la squadra di Ancelotti
I Rossoneri vogliono aprire un ciclo
Grazie al successo ottenuto ieri in casa dell'Inter per 3-0, il Milan si è qualificato per la finale di coppa Italia e sarà la seconda di questa stagione, dopo quella di Supercoppa Italiana. Due finali in una sola stagione, come non accadeva dal 2007/08, quando la squadra allora guidata da Carlo Ancelotti conquistò Supercoppa Europea e Mondiale per club.
Ma, se all’epoca si trattava del canto del cigno di un ciclo glorioso, oggi potrebbe rappresentare un nuovo inizio. A differenza di quel Milan che, nonostante l’esperienza, faticava a cambiare spartito, la squadra attuale è ancora in cerca della propria identità.
Eppure, da metà aprile, qualcosa sembra essersi mosso: alcune individualità sono finalmente esplose, grazie anche alla scelta di Conceiçao di passare al 3-4-3 ed è da qui che bisogna ripartire.
Come allora, anche oggi il Milan rischia di restare fuori dalla Champions, con la differenza che oggi un nono posto in campionato sarebbe difficilmente digeribile per una rosa dal potenziale ben superiore e per questo adesso la posta in gioco è alta.
Vincere un secondo trofeo stagionale, oltre a dare un altro volto a questa annata, significherebbe rimettersi in carreggiata e alimentare le ambizioni per il futuro.
Una vittoria darebbe un senso tangibile al lavoro di un gruppo che, seppur in difficoltà, ha ancora qualcosa da dire.
