Inter-Bayern, la moviola: ai nerazzurri manca un rigore, Vincic scontenta tutti
Gestione imperfetta dei cartellini e un paio di episodi dubbi nella direzione dello sloveno
Contro il Bayern lo sloveno Slavko Vincic ha diretto l’Inter per la quinta volta in carriera, la seconda in stagione dopo il match della League Phase perso contro il Bayer Leverkusen, unico ko dei nerazzurri in quest’edizione della Champions League.
Pochi gli episodi contestati della partita, anche se la gestione dei cartellini non ha convinto del tutto, in particolare nel finale concitato. L’Inter ha comunque contestato due decisioni.
Al 19’ dubbi per un contatto Goretzka-Thuram nell’area del Bayern: le gambe dei due giocatori si intrecciano, alla fine il contatto che porta alla caduta del francese c’è, ma Vincic e il Var sorvolano giudicando involontario il presunto fallo di Goretzka.
I dubbi restano, mentre non sembrano essercene nell’azione del gol di Kane: la sbracciata dello stesso Goretzka sul volto di Mkhitaryan appare veniale e comunque l’armeno non viene colpito sul volto, Vincic lascia giocare, Kane segna e il Var avalla.
Per il resto in avvio, al 3′, contatto in area di rigore fra Sané e Pavard, dopo una precedente leggera spinta di Bastoni. Il giocatore del Bayern sembra lasciarsi andare troppo facilmente, Vincic lascia giocare. Poco dopo duro intervento in scivolata del “solito” Goretzka su Thuram, il tedesco graziato dall’ammonizione, che invece tocca al 28′ a Kim per un intervento in scivolata su Thuram che si stava involando verso la porta, ma da posizione defilata.
Infine il gol dell’1-1 di Lautaro, al 59’, contestato dal Bayern per un presunto fallo di mano del capitano dell’Inter, ma l’azione non è stata rivista al Var.