Juventus decimata dagli infortuni: il dato preoccupante riguarda i nuovi arrivati
La Juventus fa i conti con una stagione segnata dagli infortuni
La Juventus chiude una stagione tormentata da infortuni e ricadute, con una situazione che ha messo a dura prova non solo la rosa, ma anche la progettualità tecnica del club.
Se i casi di Milik, Bremer e Cabal, ormai ribattezzati "i lungodegenti", sono noti e quasi fuori classifica per la loro prolungata assenza (meno di 20 presenze in tre), a pesare maggiormente è l’inatteso tributo pagato dai nuovi acquisti. Otto giocatori arrivati tra l’estate e gennaio, che per motivi fisici non hanno visto il campo in 65 partite complessive.
Douglas Luiz e Nico Gonzalez in testa
In cima alla triste graduatoria c’è Douglas Luiz, costretto ai box per 15 partite (13 di Serie A e 2 tra Coppa Italia ed Europa), seguito da Nico Gonzalez con 13 gare saltate, entrambi tra gli investimenti più onerosi della stagione. Se si considera l’impatto economico di questi infortuni, si arriva a quasi 90 milioni di euro "parcheggiati" in infermeria in 28 occasioni diverse: una cifra che pesa, in campo e in bilancio.
Capitolo Adzic
Il giovane Adzic, aggregato saltuariamente alla prima squadra, ha dovuto rinunciare a 10 partite, di cui ben 8 in campionato, penalizzato soprattutto nelle prime settimane della stagione. Anche Conceicao ha dovuto fare i conti con una sequenza sfortunata: iniziale problema muscolare, poi sovraccarico al flessore, infine uno stop al bicipite femorale che lo ha costretto a 8 giornate di assenza prima di finire ai margini per scelta tecnica.
Koopmeiners e Kalulu
Meno gravi, ma comunque significativi, i casi di Koopmeiners – fermato prima da una frattura costale e ora da un’infiammazione al tendine d’Achille (7 partite out) – e Kalulu, che ha saltato 4 gare per infortunio e poi è stato squalificato per due giornate dopo l’espulsione in Lazio-Juve. A completare il quadro ci sono le 3 gare non giocate da Veiga e le 2 già saltate da Kelly, arrivato a gennaio ma subito costretto a fermarsi: un numero destinato ad aumentare.
Il dato complessivo restituisce l’immagine di una Juventus che ha dovuto fare i conti con un’infermeria troppo affollata, proprio nei mesi cruciali della stagione. Un fattore che ha complicato la gestione del gruppo e limitato il contributo dei nuovi innesti, molti dei quali erano attesi come pedine fondamentali nel nuovo corso tecnico.
In vista della prossima stagione, il club sarà chiamato a riflettere non solo sulle scelte di mercato, ma anche sull’organizzazione medica e atletica, per prevenire ricadute e massimizzare il rendimento di una rosa che, sulla carta, avrebbe dovuto fare molto di più.