La Juventus presenta la maglia per la stagione 25/26: bianconero col ritorno del rosa, la storia dietro la scelta
E voi lo sapevate?
Con l'avvicinarsi della stagione 2024/25, i Top club europei hanno iniziato a svelare i kit che li accompagneranno il prossimo anno.
La Juventus, mai banale, è salita ancora una volta alla ribalta, e questa volta con un tocco audace. Il nuovo kit 'Home' 2025/26, creato con Adidas, fa rivivere un elemento del passato del club: il colore rosa.
Certo, il tradizionale bianco e nero è ancora presente, come è giusto che sia, ma ora il rosa acceso adorna lo stemma, le strisce Adidas e altri elementi della maglia. È appariscente, inaspettato e accattivante. Ma soprattutto è profondamente simbolico.
Molti tifosi potrebbero non saperlo, ma il rosa non è una novità per la Juventus. Infatti, quando il club fu fondato a Torino nel 1897, i suoi colori originali erano il rosa e il nero.
Il motivo del cambio? Dopo alcuni anni, i continui lavaggi sbiadivano il rosa acceso e il club aveva bisogno di una soluzione più resistente. Fu allora che intervenne il giocatore inglese John Savage, che fece inviare delle divise da Nottingham, divise che non si sarebbero sbiadite così rapidamente.
Questo cambio si trasformò presto nell'iconica maglia a strisce bianconere, procurata tramite un amico tifoso del Notts County, il club inglese famoso proprio per quei colori.
La Juventus le adottò nel 1903 e il resto è diventato Storia.
Quindi, il rosa della nuova maglia della Juve non è solo una mossa di design audace: è un ritorno al passato, un omaggio alle origini e un ricordo di dove tutto ha avuto inizio. È un pezzo della tradizione del club, rivisitato per il gioco moderno.
Che la si ami o la si odi, non si può dire che la Juventus abbia paura di abbracciare la propria storia e rivendicare spesso le proprie origini.
