La Lazio può costare ancora uno scudetto all'Inter: le lacrime di Lautaro come quelle di Ronaldo il 5 maggio
In quella data ha goduto la Juventus
Inter-Lazio non è mai una partita banale. E quando si gioca nel mese di maggio, sembra quasi scritta nel destino che possa influenzare le sorti dell’intera stagione nerazzurra.
Anche l’ultimo capitolo, andato in scena a San Siro, non ha fatto eccezione: un 2-2 che ha tenuto vive le speranze della Lazio per la Champions e rallentato la corsa Scudetto dell’Inter, momentaneamente scavalcata dal Napoli prima del discusso rigore trasformato da Pedro.
Ma è il passato a raccontare quanto questa sfida sia diventata emblematica. Il 5 maggio 2002 resta scolpito nella memoria dei tifosi interisti come una delle giornate più nere: l’Inter di Cuper, avanti in classifica, crolla all’Olimpico sotto i colpi di Poborsky, Simeone e Inzaghi. Un 4-2 che regala il titolo alla Juventus e lascia l’immagine indelebile delle lacrime di Ronaldo.
E anche oggi, in un’altra primavera decisiva, Inter-Lazio torna a pesare come un macigno. I nerazzurri avevano l’occasione di superare il Napoli in vetta, ma il pareggio, tra mille polemiche, ha lasciato tutto in sospeso.
Le proteste per il rigore concesso, il gol annullato ad Arnautovic e il tap-in clamorosamente sbagliato dall’austriaco alimentano il rimpianto per una vittoria sfumata.
Ma l'analogia non è la stessa visto che in tribuna Lautaro Martinez è stato beccato dalle telecamere disperato, ricordando proprio le lacrime del Fenomeno, al momento del rigore fischiato in favore della Lazio.



