Santi Gimenez e lo scotto del noviziato: da salvatore della patria a riserva, dentro la crisi del messicano
L'impatto-boom poi la frenata, l'ex Feyenoord sta pagando (anche) le difficoltà della squadra
Tre gol e un assist nelle prime cinque partite ufficiali, condensate nell’arco di 10 giorni. Poi il vuoto. La parabola di Santi Gimenez al Milan ricorda da vicino quella di Randal Kolo Muani alla Juventus.
Arrivati a gennaio con la patente di salvatori di due patrie in difficoltà, l’impatto-boom con il calcio italiano aveva fatto pensare che bianconeri e rossoneri avessero trovato i profili giusti al momento giusto. Evidentemente, però, si trattava solo di una congiunzione di circostanze, favorite dal fatto che alle difese italiane servisse un po’ di tempo per prendere le misure ad entrambi.
Gimenez è il centravanti che mancava al Milan?
Certo, la differenza sostanziale è nell’investimento. Per Muani la Juve ha puntato sul prestito, pur con ingaggio della parte residuale della stagione a carico, mentre per Gimenez il Milan ha speso 28,5 milioni, anticipando di fatto l’investimento estivo sul centravanti per la stagione successiva, dopo l’esperimento fallito con Alvaro Morata.
Proprio questa considerazione spinge in avanti il bilancio sulle qualità del Bebote e soprattutto sul suo adattamento al calcio italiano. A secco da 8 partite Gimenez era scivolato in panchina, da dove ha iniziato tre delle ultime quattro partite, già prima di infortunarsi al fianco contro la Fiorentina, scalzato da Tammy Abraham e pure da Luka Jovic.
L'Eredivisie non è la Serie A: perché Gimenez può solo crescere
Il Milan attuale ha bisogno di gol per chiudere dignitosamente la stagione e magari alzare anche la Coppa Italia. Gimenez tornerà utile a breve, magari a brevissimo, e di sicuro sarà il numero 9 titolare della prossima stagione, a prescindere da chi sarà l’allenatore. Lo impone l’investimento fatto e la fiducia immutata di società e tifosi nei confronti del centravanti messicano, che magari con un tecnico come Max Allegri potrebbe tornare a far vedere quanto mostrato con il Feyenoord come uomo d’area.
Dall’Olanda alla Serie A è già cambiato tutto per Santi: il numero di palloni toccati in area avversaria è crollato, al contrario è salito duello dei passaggi. Acquistato come uomo-gol Gimenez ha dovuto dimostrare di essere anche altro, pur non essendolo ancora. E, nel frattempo, le occasioni da rete da provare a capitalizzare sono diminuite sensibilmente. Un cortocircuito che gli ha fatto male, ma che non sembra destinato a intaccarne il futuro a Milanello.

