Tare al lavoro per il 'nuovo' Milan: le 3 mosse del ds Rossonero
L’arrivo di Igli Tare al Milan segna l’inizio di un nuovo corso
Il Milan è pronto a voltare pagina con l’arrivo di Igli Tare come nuovo direttore sportivo. L’ex uomo mercato della Lazio è stato scelto per inaugurare un ciclo ambizioso, all’insegna della competenza e della concretezza.
Scopriamo insieme quali saranno le tre mosse principali da attuare come nuovo dirigente Rossonero.
1) Il nuovo allenatore
La prima, e forse più delicata, decisione di Tare riguarda la panchina. Il profilo ideale è quello di un tecnico italiano, abituato a vincere e in grado di trasmettere mentalità.
Il nome in cima alla lista è Vincenzo Italiano, ma il Bologna, forte di una qualificazione storica in Champions, è deciso a blindarlo fino al 2028 con un contratto da 2,5 milioni annui.
Le alternative non mancano: Massimiliano Allegri è una pista concreta, ma anche il Napoli lo monitora in caso di rottura con Conte. Suggestiva la possibilità di De Zerbi, che potrebbe liberarsi dal Marsiglia a fine stagione.
2) Leao, dentro o fuori
Il futuro di Rafael Leao sarà uno dei banchi di prova più spinosi per Tare. Il Milan vuole chiarezza: o sarà al centro del progetto, o sarà cessione, senza vie di mezzo. Tutto dipenderà dal nuovo allenatore e da un’offerta importante.
Il Barcellona è vigile, ma resta da capire se potrà formulare una proposta convincente. Difficile, invece, che il portoghese possa finire in Arabia Saudita, opzione già scartata dallo stesso giocatore, determinato a restare competitivo in vista del Mondiale 2026.
3) Rinnovi strategici
Dopo aver blindato Reijnders, il Milan vuole sistemare due altri pilastri della rosa: Mike Maignan e Christian Pulisic. Il portiere francese, in scadenza nel 2026, è la priorità assoluta. Toccherà a Tare e all’ad Giorgio Furlani trovare l’intesa definitiva per prolungare. Per l’americano, invece, c’è un’opzione per estendere il contratto fino al 2028, rendendo la trattativa più agevole.
Discorso diverso per Theo Hernandez, reduce da una stagione al di sotto delle attese. Il francese aveva chiesto un ingaggio da 8 milioni netti per rinnovare, ma il club ha risposto con una proposta al ribasso, da 4 milioni. Le parti restano in contatto, ma la distanza è evidente e il futuro dell’esterno resta in bilico.
Con queste premesse, l’estate rossonera si preannuncia bollente. Tare avrà il compito di dare forma a un Milan rinnovato, ma competitivo su tutti i fronti. La rivoluzione è iniziata.

