"Ora posso raccontarlo, ‘ho tentato di marcarlo’. Non riguardo mai le partite ma ricordo che dopo 3-4 minuti una palla è rimbalzata nella mia zona, avrei potuto stenderlo ma non volevo giocare tutta la partita con un giallo. Diciamo che da lì in poi è stata dura: sfortunatamente giocava dalla mia parte...".
"Ora lavoro per la metropolitana di Londra: faccio l’operaio, riparo le linee quando i treni sono fermi. Non sono diventato ricco col calcio, ma il lavoro mi piace, ho una bella famiglia e il pallone non mi manca".
Una storia davvero insolita quella raccontata da Robbie Ryan, ex terzino del Millwall che nel 2004 marcò Cristiano Ronaldo, allora al Manchester United, nella finale di FA Cup.
Da calciatore ad operaio della metro: una parabola apparentemente discendente, ma come spiegato dallo stesso Robbie, dettata dalla ricerca della vera felicità, che non sempre si può ottenere con soldi, fama e successo.
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