"A 17 anni volevo mollare il calcio, mia madre mi impedì di tornare a casa": Jorginho racconta i suoi inizi difficili a Verona

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"A 17 anni volevo mollare il calcio, mia madre mi impedì di tornare a casa": Jorginho racconta i suoi inizi difficili a Verona

"Il posto non era dei migliori, a volte dovevamo mangiare lo stesso cibo per 3 giorni e in inverno non avevamo l’acqua calda per le docce. Un giorno mia madre venne a trovarmi e voleva riportarmi a casa con la forza dopo aver visto quanto era orribile e sporco quel posto.

Ma io le dissi che quella era la mia opportunità, non sarei andato via perché il bagno non era pulito. Diventare calciatore professionista in Brasile già mi avrebbe reso felice, andare a giocare in Europa era un sogno che vedevo molto lontano".

Il centrocampista del ChelseaJorginho, racconta il suo inizio di carriera al Daily Mail, svelando tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare quando aveva solo 17 anni e giocava nelle giovanili del Verona.

"Ho chiamato mia madre piangendo, dicendo che volevo tornare a casa e rinunciare al calcio. I miei genitori mi avevano sempre detto che la vita calcistica è dura e che ci sarebbero state persone orribili di cui non mi sarei potuto fidare ma in quel momento ho detto a mia madre che non volevo più vivere in questo modo. Mia madre mi ha impedito di mollare e tornare a casa".

Per fortuna la mamma di Jorginho non ha permesso che suo figlio abbandonasse la sua carriera di calciatore ed ha avuto pienamente ragione: il centrocampista classe 1991, alla terza stagione ai Blues, vanta già nel suo palmares una Europa League conquistata proprio con i londinesi, oltre ad una Coppa Italia e ad una Supercoppa Italiana vinte con il Napoli.

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AutoreMarioRossiFonteDaily Mail
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