"In Italia farei il commercialista, ero schifato": la favola di Marco Rossi, dalla C a EURO 2020

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Il passato difficile in Italia di Marco Rossi

“Se fossi rimasto in Italia oggi sarei a lavorare nello studio di commercialista di mio fratello. Nel febbraio del 2011 venni esonerato dalla Cavese. È stato un momento molto difficile nel quale avevo iniziato anche a pensare di lasciare per mantenere la mia famiglia. Rimasi fermo un anno e ricevetti tre proposte, ma mi dissero che avrei dovuto pagare per allenare in Serie C. Ne fui schifato. Anche questo succede in Italia".

Queste sono le parole di Marco Rossi, ex giocatore ed allenatore che, dopo le delusioni in Italia, ha deciso di ricominciare in Ungheria, in una scalata che l’ha portato a diventare il Commissario Tecnico della Nazionale, qualificandola all’Europeo.

Oggi con la propria squadra ha fermato i Campioni del Mondo, dimostrando che una partita di calcio non la si vince con le figurine, ma giocando con impegno e sacrificio, fino alla fine. Mai, sul rettangolo verde, l’esito è scontato. Bisogna sempre sudarselo. Complimenti a lui e all’Ungheria.

AutoreAntonio BarbatoFonteTribuna.com
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