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Juventus umiliata anche dalla Fiorentina: tracollo senza appello al Franchi. La sintesi del match

16 marzo, 19:00
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La Juventus crolla anche contro la Fiorentina e vede complicarsi la corsa al 4° posto. Una settimana dopo lo 0-4 contro l'Atalanta i bianconeri cedono senza appello anche contro i viola. Al Franchi finisce 3-0: gara decisa già dopo 20 minuti, bianconeri incapaci di reagire e anche di tirare in porta. Sorpasso del Bologna al 4° posto, ora la panchina di Thiago Motta è davvero a rischio, anche per l'immediato.

PRIMO TEMPO

Juventus in campo con tante novità rispetto all’Atalanta, ma alla fine a non cambiare è l’assetto tattico. La difesa resta a quattro, sulla trequarti però ci sono due giocatori non di ruolo come Koopmeiners e McKennie. Il piano di Motta di infoltire il centrocampo non darà però i frutti sperati, perché la Juve si scioglie dopo pochi minuti, trascorsi all’insegna di uno sterile possesso palla.

L’uno-due della Fiorentina tra il 16’ e il 19’ stende i bianconeri: su angolo di Cataldi Gosens ci prova una prima volta di testa, Veiga respinge proprio sui piedi dell’ex interista che insacca di esterno.

Poi tocca a Fagioli travestirsi da fuoriclasse sfornando una trivela sulla trequarti con tanto di assist di esterno nello spazio per Mandragora che incrocia col sinistro e fa esplodere il Franchi.

Juve annichilita e incapace di reagire per tutto il resto del primo tempo. Alla Fiorentina basterà arretrare di qualche metro per proteggersi dall’innocuo giro palla dei bianconeri, mai al tiro e mai capace di andare alla conclusione.

SECONDO TEMPO

Thiago non cambia nulla all’intervallo, ma la Juve riesce a fare anche peggio. Illusoria l’occasione creata sull’asse Koopomeiners-Nico Gonzalez, torre per McKennie, il cui tiro è murato da Ranieri.

Nulla da fare, la Juventus non produce nulla ed è incredibilmente vulnerabile ogni volta che la Fiorentina decide di alzare il ritmo. Al 7’ lancio lungo di De Gea per Kean che si presenta davanti a Di Gregorio, ma non inquadra la porta.

Ci riuscirà invece eccome Gudmundsson, che al 9’ scaraventa in rete un gran destro su nuovo assist di Fagioli. Gara chiusa e dopo altri due minuti il poker di Kean è annullato da un fuorigioco.

La pioggia di sostituzioni di Thiago non può cambiare l'andamento di una partita di fatto già finita dopo 20 minuti.

Entrano Cambiaso per Nico, Alberto Costa per Veiga e Conceiçao per Weah, ma è tutto inutile, così come i due isolati e velleitari tentativi di Kolo Muani.

L'ultima mezz'ora si trasforma in un'agonia. Ora la sosta, poi 8 partite per provare a salvare una stagione che è già un calvario.

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