Dai drammi personali allo scudetto perso contro il Milan, Dimarco: "Prima del derby del 20° titolo ho detto una cosa alla squadra"
Nelle scorse ore intervenuto a Rivista Undici, l'esterno nerazzurro Federico Dimarco ha parlato dei suoi primi passi da calciatore professionista e di quali difficoltà personali ha dovuto superare:
Dagli inizi al dramma personale
"Le mie esperienze sono state il frutto di scelte personali che spesso andavano contro i consigli di chi mi stava accanto. Ho sempre voluto essere responsabile del mio destino, a costo di rischiare di prendere decisioni sbagliate. Forse oggi è più facile dirlo, ma penso che ognuna di queste tappe, mi abbia aiutato a crescere.
"Ho pensato di mollare? Dopo il Sion è stato un momento durissimo, sportivo e personale. L'infortunio al metatarso e la perdita del bambino erano stati due colpi tremendi, ma ho cercato di guardarmi dentro e grazie a mia moglie ho trovato delle motivazioni che erano sommerse sotto quello che ci era capitato. Se ho trovato la forza di andare avanti è stato soprattutto merito suo!"
L'importanza della famiglia
"Chi mi ha aiutato? Nessuna figura professionale, solo l'ascolto e la vicinanza profonda di chi mi vuole bene. Alle spalle ho una famiglia solidissima che mi ha sempre spinto nel modo e coi toni giusti a inseguire il mio sogno.
"E la cosa più bella è vederli contenti ora che l'ho raggiunto. E poi, detto onestamente, se un mental coach si fosse trovato a lavorare con me, dopo poco ne avrebbe avuto bisogno uno lui a sua volta!"
Lo scudetto perso contro il Milan
"Una grande tristezza, perché al di là dei meriti del Milan quell'anno ci siamo complicati la vita da soli. Ma l'abbraccio di tutto lo stadio è stato bellissimo, commovente. Non so quale atto d'amore sia più importante di essere uniti nel dolore, di vedere un pubblico così esigente riconoscere i meriti anche nella sconfitta.
Un retroscena sul derby dell'anno scorso
"E infatti ci tengo a rivelarti una cosa. Prima del derby in cui abbiamo vinto lo scudetto, l'anno scorso, ho fatto vedere alla squadra il video di quel preciso momento. Volevo ricordare a tutti da dove eravamo partiti, cosa avevamo lasciato per strada, e cosa dovevamo ai noi stessi e alla nostra gente. Avevamo la grande opportunità di prenderci una rivincita e ce la siamo presa, in un modo che forse non si ripeterà mai più."
Dimarco ha vissuto tante difficoltà nella sua carriera da professionista e ha anche dovuto superare momenti personali complicati: da qui si capisce la sua forza interiore, e perchè l'Inter lo consideri un pilastro e un esempio per tutto il gruppo in campo e anche fuori.