Evra a ruota libera, la difesa di Rabiot e il retroscena sul Mondiale 2022: "Era tutto deciso a tavolino"
Vincente con i club, dal Monaco al Manchester United fino alla Juventus, ma non con la nazionale, dove ha avuto la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato, vivendo da protagonista le fallimentari campagne ad Euro 2008 e al Mondiale 2010 per poi perdere in casa la finale di Euro 2016.
Questa è stata la carriera di Patrice Evra, le cui ultime dichiarazioni sui Bleus hanno fatto parecchio discutere. Intervistato da RMC Sport l’ex difensore della Juventus ha parlato dell’epica finale di Qatar 2022 allungando ombre sulla regolarità del torneo e della partita: “L’ultimo Mondiale vinto dalla Francia è stato nel 2018 solo perché nel 2022 hanno voluto dare la Coppa del Mondo a Messi. Lo sappiamo tutti, è indiscutibile. Era tutto già scritto. Anche moltissimi francesi volevano la sua vittoria. Il rigore dopo dato nel primo tempo all’Argentina è senza senso”.
Evra ha poi difeso il ct Deschamps, che ha già annunciato l’addio al termine del Mondiale 2026, ma inviso a buona parte di tifosi e opinione pubblica, che pregustano l’arrivo in panchina di Zinedine Zidane: “Auguro tutto il meglio a Deschamps. Quando sento dire ‘manca solo un anno e mezzo alla fine del contratto' per me è una grossa mancanza di rispetto. C’è un Mondiale da preparare e la squadra si deve concentrare, non si può parlare di Zidane ad ogni intervista”.
Decisa anche la difesa di Adrien Rabiot dopo il caso degli insulti ricevuti durante PSG-Marsiglia, episodio che ha fatto tornare alla memoria l’aggressione ad un tifoso da parte di Evra in una partita di Europa League del 2017 quando giocava proprio nell’OM: “Io ho reagito in modo diverso, ma un vero tifoso non attacca la tua famiglia. Le madri non si possono toccare”.