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L'ex Gentile sulle partite dei Bianconeri: "Spengo la TV dalla rabbia. Chiellini merita di stare al centro della Juve"

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L'ex difensore della Juventus e della Nazionale Italiana, Claudio Gentile ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. "Guardo tutte le partite della Juventus, ma spesso non arrivo al novantesimo. Spengo la televisione dalla rabbia. L’ultima volta mi è successo mercoledì, contro il Parma: quando ho visto come Kelly ha marcato Pellegrino in occasione del gol, non ho più resistito. Ci sto male perché sono juventino e so cosa significhi indossare quella maglia.

E adesso non mi sembra la mia Juventus. Da vera Juventus come la intendo io, vedo poco. Probabilmente Yildiz, un bel talento che penso sarebbe piaciuto anche all’Avvocato: ma da solo il turco non può bastare. Il resto mi mette amarezza, come i risultati. Ai miei tempi c’erano grandi personaggi come l’Avvocato Agnelli e Boniperti che fin dal primo giorno ti dicevano: “ragazzo, qui sei alla Juventus e certe cose non le puoi fare: è un club diverso”. Avevano ragione.

La Juventus è unica per la sua mentalità vincente. Quando giocavo io, arrivare secondi era considerata una mezza tragedia, adesso ci si aggrappa al quarto posto… La Juventus deve almeno lottare per lo scudetto e non essere così lontana dalla vetta. Chiellini merita di stare al centro della Juventus. Boniperti, quando le cose non andavano, prendeva da parte i giocatori e spiegava che cos’è la Juventus. Chiellini può fare lo stesso, ha il dna bianconero".

L'ultimo match di campionato contro i ducali è stato, probabilmente, tra i peggiori della stagione bianconera con la Juventus che ha l'obbligo di risollevarsi già domani contro il Monza.