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"Tra un mese dirò tutto": Conceiçao e una decisione già presa. Con o senza Coppa Italia

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Cosa c’è dietro i criptici messaggi sul proprio futuro di Sergio Conceiçao al termine della partita contro il Venezia? Se dopo il trionfo nel derby il tecnico portoghese era rimasto sul vago, invitando proprio a pensare all’imminente trasferta in Laguna, dopo lo 0-2 del Penzo l’allenatore del Milan ha acuito il mistero: “Adesso conta il Milan, non Conceiçao. Tra un mese dirò quello che devo”.

Tra un mese vuol dire al termine del campionato e due settimane dopo la finale di Coppa Italia, che potrebbe però non essere decisiva per le sorti della panchina del Milan.

Al netto della pretattica della società, coinvolta al momento nel casting per il direttore sportivo, la sensazione è che il giudizio sulla gestione Conceiçao non sia positivo. Per il cammino in Champions e per i troppi alti e bassi in campionato, solo in parte attutiti dal percorso in Coppa Italia.

Il miste ne è consapevole, annusa gli umori di Milanello, per questo tutto porta a pensare che abbia già preso la propria decisione per il futuro. Ovvero lasciare il Milan, possibilmente da vincitore. Del resto in caso di sconfitta contro il Bologna il club avrebbe l’assist migliore per cambiare ancora guida tecnica.

In caso di successo invece, con due titoli in bacheca in cinque mesi, quantomeno il dubbio si porrebbe. Non secondo Conceiçao, che saluterebbe tutti con una conferenza stampa prevedibilmente piena di picconate prima dell’ultima giornata di campionato. A questo si riferirebbe quel “dirò tutto tra un mese”, destinato comunque a non condizionare la marcia d’avvicinamento al 14 maggio.