Luciano Spalletti e il "No" al Milan: "Disagio vero. Non potevo fare la guerra al popolo interista"
Dopo essere stato mandato via dall'Inter, Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale Italiane, è stato contattato da numerosi club tra cui il Milan come testimoniato nel suo libro appena uscito "Il paradiso esiste... Ma che fatica!".
"Il mio no al Milan? Non fu facile. Sarebbe stata una sfida eccitante. Di sicuro, non ci saremmo annoiati, né io né i calciatori, meno che mai i tifosi rossoneri. Padroni di crederci o no, la motivazione più importante fu un mio disagio profondo, non la volontà di fare uno sgarbo ai dirigenti dell'Inter.
Era stata l'Inter a mandarmi via, potevo andarmene al "nemico" con la coscienza a posto e il cuore leggero, forse anche con un piccolo, comprensibile sentimento di rivincita. Ma la mia testa non funziona così. Non me la sentivo di ferire chi mi aveva sempre rispettato, in molti casi amato: i tifosi nerazzurri.
Chiosa finale: "Non potevo fare la guerra al popolo interista e non potevo nemmeno fare la guerra a me stesso. Mi conosco. Accettare il Milan in quel momento non me lo sarei perdonato".
Ora il tecnico di Certaldo è impegnato con l'Italia nelle qualificazioni ai prossimi Mondiali con l'obiettivo di riportare gli Azzurri dove meritano dopo le recenti delusioni, Europei inclusi.