"La prima scelta o nessuno": casting con sorpresa, il Milan cambia nuovamente i piani per il direttore sportivo
Del casting del Milan per il ruolo di direttore sportivo si parla ormai da diversi mesi. Troppi anche per i tifosi, che assistono impotenti ad un susseguirsi di nomi senza che, a ormai pochi giorni dalla fine della stagione, sia stata fatta chiarezza su un ruolo così importante per la definizione delle strategie di mercato, la cui sessione estiva è alle porte.
Anche al termine della finale di Coppa Italia persa contro il Bologna il CEO rossonero Giorgio Furlani non si è sbilanciato, facendo intuire che non saranno prese né comunicate decisioni ufficiali prima della fine del campionato.
La certezza, tuttavia, sembrava essere legata proprio all’arrivo di un direttore sportivo, come anticipato nelle settimane scorse dallo stesso Furlani, secondo il quale l’area tecnica del Milan tornerà ad avere un responsabile dopo l’esperimento, evidentemente non riuscito, del post-Maldini e Massara all’insegna di una gestione “condivisa” tra l’ex ds D’Ottavio, il direttore tecnico Moncada e Zlatan Ibrahimovic.
Secondo quanto riportato da Manuele Baiocchini su Sky Sport tale progetto potrebbe però tornare in discussione, in particolare qualora la società non riuscisse a mettere sotto contratto la prima scelta per il ruolo di direttore sportivo.
"Il Milan vuole fare un ultimo tentativo per convincere l'Atalanta a liberare Tony D'Amico, che è il vero obiettivo – le parole di Baiocchini - Altrimenti verranno fatte delle valutazioni, per questo l'ad Furlani non ha escluso che la struttura societaria milanista rimanga invariata”.
Insomma, o D'Amico o nessun? Sarebbe clamoroso, ma si spiegherebbe così l’attendismo su Igli Tare, che nonostante i due incontri avvenuti con lo stesso Furlani non sembra avere convinto l’ad rossonero, investito da Gerry Cardinale del compito di scegliere la figura dirigenziale dalla quale ripartire in vista della prossima stagione.
