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Altro che Tare prima scelta: il retroscena sull'ultimo tentativo a vuoto del Milan per un vecchio pallino

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Ci sono voluti due colloqui, un mese e mezzo abbondante di standby e sondaggi sparsi con numerosi concorrenti. Alla fine, però, la pazienza premia quasi sempre, così Igli Tare è ad un passo dal diventare il nuovo direttore sportivo del Milan.

Come annunciato più volte nel corso della stagione il club aveva deciso di tornare ad avere un organigramma societario più classico e verticale dopo l’esperimento, evidentemente non riuscito, all’insegna di una gestione tecnica più collegiale, avviato dopo la cacciata di Maldini e Massara.

Ciò che non si può però sostenere è che Tare sia stata la prima scelta dei dirigenti rossoneri, come neppure che sull’ex ds della Lazio il CEO Furlani sia andato a colpo sicuro. Una conferma ulteriore arriva dal retroscena raccontato sui propri canali social da Alfredo Pedullà. Secondo il noto giornalista di mercato prima dell’accelerata per Tare, avvenuta nella tarda serata di lunedì 19 maggio, il Milan avrebbe infatti effettuato un ultimo, disperato tentativo per Tony D’Amico, il ds dell’Atalanta sondato più volte nelle ultime settimane.

La famiglia Percassi, che sta già programmando il futuro e ha proposto il rinnovo a Gian Piero Gasperini, sarebbe stata infastidita dall’insistenza del Milan, dopo che più volte la società bergamasca aveva espresso la volontà di non far partire D’Amico, a propria volta già focalizzato sul mercato della Dea.

Dopo questo ennesimo due di picche Furlani, consapevole di non poter più temporeggiare a pochi giorni dalla fine del campionato e quindi dall’inizio del mercato, è tornato in via definitiva su Tare, pronto ad accettare con entusiasmo la nuova sfida. Pur sapendo di non essere stato la prima scelta del Diavolo.