Da "Qualcuno pagherà caro la sua cessione" a "era un lampione": i tifosi hanno reagito così al primo gol di Piatek con l’Hertha

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Da "Qualcuno pagherà caro la sua cessione" a "era un lampione":  i tifosi hanno reagito così al primo gol di Piatek con l’Hertha

Krysztof Piatek ci ha messo poco a farsi volere bene dai tifosi dell’Hertha Berlino. L’ormai ex rossonero ha trovato il suo primo gol con la maglia dei tedeschi nel 2-0 rifilato allo Schalke 04 in Coppa di Germania: un gol che, naturalmente, ha riaperto il dibattito sul web tra i tifosi del Milan.

Molti tifosi rossoneri, infatti, ritengono che Boban e Maldini si siano liberati troppo in fretta del centravanti polacco, protagonista di una stagione no dopo 6 mesi in cui aveva dimostrato di valere la maglia del Milan.

Per altri, invece, Piatek è stato un fuoco di paglia e cederlo è stata una scelta saggia da parte della dirigenza. E c’è chi, come Jago, paragona il polacco ad un altro attaccante transitato da Milanello senza fortune. “Sì sì come André Silva quando era andato in Spagna – scrive il tifoso su una pagina Facebook dedicata al tifo rossonero – sembrava diventato Messi poi ce lo hanno rispedito. Meno male che Piatek l’hanno comprato…”.

Anche Michele tira in ballo l’attaccante portoghese: “Vedremo a fine stagione… Ricordo ancora le vedove di André Silva dopo le prime 3-4 partite della scorsa stagione”.

Per Mik il problema di Piatek era tecnico: il polacco non era un attaccante completo. “Se hai un gran tiro e buoni movimenti in profondità, in un’annata di grazia i gol li fai a grappoli. Poi però se non sai fare uno stop, una sponda, un passaggio, non sai giocare spalle alla porta, non fai salire la squadra, ecc. non vai lontano, tiro a parte…”.

Ma chi se ne frega – commenta Marco – , può segnare pure 50 gol, al Milan era un lampione fermo lì davanti, non funzionale al gioco, mai pericoloso, non faceva salire la squadra, non proteggeva il pallone, non vedeva la porta, almeno si fosse conquistato 5-6 calci di punizione dal limite a partita, niente, neanche quello, e allora ciao, vai vai, adesso ne può segnare quanti ne vuole”.

Damiano, invece, appartiene al fronte che avrebbe voluto trattenere Piatek: “Per me a meno che non abbia chiesto espressamente lui di andare via, è stato un errore cederlo e contro il Verona si è visto. Una prima punta di riserva ci voleva!”.

E Giuseppe sfrutta l’occasione per attaccare Boban e Maldini: “Qualcuno pagherà caro la cessione di Piatek, non era un fenomeno ma neanche un bidone. Qui chiunque venga farà la stessa fine, anche se si chiama Messi: il problema è la società con questi dirigenti non si va da nessuna parte”.

AutoreDenis WunderFontesport.virgilio.it
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