Nelle ultime ore sono arrivate diverse conferme sul fatto che il Milan sia fuori dai giochi per l'affare Zaniolo, dato che le cifre dell'affare sono superiori a quelle che la proprietà ha messo a disposizione per il mercato.
Come spiegato da TuttoSport e dalla Gazzetta dello Sport, però, nelle ultime ore ci sarebbe stato un confronto proprio tra l'area tecnica (Paolo Maldini) e la proprietà rossonera (Gerry Cardinale), che avrebbe riaperto vecchi dissapori e portato ad alcune tensioni sulla gestione del Milan.
In particolare la proprietà avrebbe fatto capire che la 'via della sostenibilità' è l'unica percorribile e che dunque non si può stanziare alcun tipo di budget extra per nuovi colpi di mercato, mentre la dirigenza aveva indicato in Nicolò Zaniolo un prospetto giovane, molto interessante e potenzialmente funzionale alla rosa.
Maldini avrebbe voluto rilanciare l'offerta iniziale del Mlian (circa 20 milioni tra prestito e riscatto), dopo che il Bournemouth si è fatto avanti con 30 milioni e bonus, ma la proprietà non ha concesso nuovi fondi: questo avrebbe agitato molto il dirigente, dato che la 'sostenibilità' vincola costantemente il Milan.