2 crisi in 3 mesi: Il ciclo di Pioli é già finito? Il tecnico ha alcune colpe, ma un ciclo vincente richiede investimenti

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 2 crisi in 3 mesi: Il ciclo di Pioli é già finito? Il tecnico ha alcune colpe, ma un ciclo vincente richiede investimenti

Giunti alla terza e ultima sosta per le Nazionali della stagione e a 2 mesi dalla conclusione della stessa il bilancio della stagione del Milan é abbastanza deludente.

Certo, qualificazione alla semifinale di CL e alla prossima edizione della prossima edizione sono ancora tutte da giocare e alla portata, ma a sollevare dubbi non ci sono solo i risultati, di cui le brutte figure nelle coppe nazionali e i troppi stop in campionato sono il simbolo negativo.

Più in generale si ha l'impressione di una squadra che ha interrotto la propria crescita ed é andata in regressione dopo 3 anni di crescita costante. In poche parole, il ciclo di Pioli é già nella sua fase finale? La risposta é...dipende.

Un tecnico, per quanto bravo, non ha la bacchetta magica. Può spingere una squadra oltre i suoi limiti, non annullarli. A quello ci deve pensare la società, che gli ha chiesto di replicare un'impresa con una squadra non rafforzata, probabilmente persino indebolita, dal mercato.

Dopo il primo scudetto miracoloso la Juventus non chiese a Conte di ripetere il miracolo ma si rinforzò con Pogba, Lucio e altri... Inter e Milan no, vedendo pezi pregiati e puntando su un mercato di azzardi e occasioni.

Da questo gruppo é lecito pretendere che Pioli ottenga qualche punto in più, non che eguagli il Napoli o lotti fino alla fine su 3 fronti. Quando avrà a disposizione un bomber al top e riserve di livello si potrà giudicare se é in grado di riportare il Milan tra i top team o no. Farlo adesso é ingiusto, e scorretto.

AutoreNorman IngrassiaFonteTribuna.com
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