Henry e non solo: Abraham rivela i 5 attaccanti a cui si ispira

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Henry e non solo: Abraham rivela i 5 attaccanti a cui si ispira

Su Henry

"Il più grande attaccante di sempre, il mio preferito. Ancora oggi faccio cose grazie a lui. È per lui che ho voluto fare l'attaccante, guardandolo giocare. Avevo molte sue foto appese al muro: in una aveva la maglia bordeaux dell'Arsenal con i calzettoni tirati su e il nastro, volevo essere come lui. È sempre stato il mio idolo. Penso a 12 anni litigai con un mio compagno di squadra per chi dovesse vestire il numero 14 sulla maglia, la decidemmo ai rigore e vinse lui", così Abraham sui canali social della Roma.

"Ovviamente non mi sono mai allenato con lui, ma ci ho giocato contro. Migliora sempre di più con il passare del tempo, è un grande realizzatore, si muove benissimo, è molto intelligente. Questo è il motivo perché segna così tanto. Una volta ha fatto doppietta contro il Chelsea, cercavo di vedere ciò che faceva e come si posizionava per poi colpire. Ho imparato anche da lui".

"L'ho affrontato in un paio di occasioni e mi sono allenato con lui in Nazionale. Le piccole cose che ho notato è che, durante gli esercizi di finalizzazione, dò sempre il massimo per fare meglio di lui. Lui segnava, quindi dovevo farlo anche io, per non essere da meno. Prima degli allenamento sui calci da fermo, se tira è gol. Sono queste piccole cose, prende tutto seriamente: se è davanti alla porta non sbaglia mai. Cerco di rubargli qualche segreto".

Adebayor

"Quando ero bambino mi chiamavano tutti Adebayor, dicevano che giocavo come lui. C'è stato un momento in cui segnava tantissimo, ma non era solo questo: aveva tecnica, era alto come me. Quindi sì, c'è stato un periodo in cui mi piaceva Adebayor".

L'altro nome fatto da Abraham è quello di Drogba, di cui vi abbiamo parlato, con l'attaccante giallorosso che ha svelato un retroscena durante il suo periodo al Chelsea.

AutoreArmando ArenielloFonteasroma.com
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