L'evoluzione tattica di Mourinho alla Roma dopo l'esperienza al Tottenham

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L'evoluzione tattica di Mourinho alla Roma dopo l'esperienza al Tottenham

Josè Mourinho è rinato dalle sue stesse ceneri come una fenice, dopo l'esperienza negativa al Tottenham che ha portato al suo esonero lo scorso aprile, quando il club inglese viaggiava al 7° posto in Premier League.

Lo 'Special One', adesso alla Roma ha trovato un ambiente completamente diverso e nelle prime settimane sta continuando a raccogliere vittorie e esaltazione da parte dei giocatori e dei tifosi: i Giallorossi volano in campionato e in Europa, dopo il successo casalingo per 5-1 ai danni del CSKA Sofia in Conference League.

LE DIFFERENZE CON IL PASSATO

L'esperienza inglese ha fatto bene al tecnico lusitano, che rispetto alla scorsa stagione si è presentato in Serie A con più motivazioni e molta più organizzazione del lavoro: la fame del portoghese di tornare a imporsi ad alti livelli è evidente, e questo si sta traducendo in un lavoro attento anche ai minimi dettagli in campo e fuori.

GIOCATORI FUNZIONALI

Le idee di un allenatore però non sono nulla senza il giusto tipo di giocatori in campo: come si può notare in partita, calciatori come Gianluca Mancini, Bryan Cristante e persino il Capitano Lorenzo Pellegrini sono esaltati dal ruolo e dal tipo di gioco che propone Mourinho, fatto di aggressione alta, recupero palla e tantissima intensità in tutte le zone di campo.

MENO RISCHI IN DIFESA

Un'altra grandissima differenza in termini tattici è la volontà di non giocare per forza il pallone da dietro, e di evitare di conseguenza tanti problemi in caso di palla persa: con Fonseca il gioco partiva dai difensori che erano chiamati ad impostare, con Mourinho invece nelle situazioni di pericolo i difensori semplicemente tirano la palla in avanti, pulendo l'area di rigore.

AutoreMattia M.FonteTribuna.com
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