Un estratto dal nuovo libro di Patrice Evra intitolato "I Love This Game" recita: "L'insegnante, credendo che fossi andato a dormire, metteva le mani sotto il mio copriletto e cercava di toccarmi.
"Sapevo che quello che stava facendo era sbagliato, quindi ho provato a spingerlo via e a prenderlo a pugni... Non c'erano parole dette al buio, ma si stava toccando e si stava eccitando sessualmente per quello che stava succedendo.
"L'ultima notte a casa di quell'uomo, quando ha saputo che sarei tornato dalla mia famiglia, alla fine ci è riuscito. Ha messo il mio pene in bocca.
"Anni dopo, quando giocavo nel Monaco, la polizia mi ha chiamato. Alcuni ragazzi si erano lamentati di quest'uomo e la polizia voleva sapere se avesse mai provato a farmi qualcosa. Poiché ero famoso e preoccupato per la reazione, ho mentito e ho detto di no.
"Mi hanno chiesto se ero sicuro e ho assicurato loro di esserlo. Ho convissuto con quella bugia per molti anni. Non posso dirti quanto me ne pento."
L'ex terzino adesso ha 40 anni, ma ne aveva solo 13 al momento di questo straziante racconto. Lui stesso ha confessato di aver parlato di questo con sua madre solo due settimane fa.
Evra è stato un giocatore simbolo della sua epoca, conquistandosi un posto nell'elite del calcio con il Manchester United, prima di concludere una scintillante carriera dividendosi tra Juventus, Olympique Marsiglia e West Ham.
