L'Inter del 2010 ha lasciato ricordi indelebili nelle menti e nei cuori di tutti i tifosi nerazzurri, un mix unico di emozioni culminato con la vittoria della Champions League e la conquista del Triplete.
A raccontare quella stagione, quei momenti magici ci ha pensato Josè Morais, storico vice di Josè Mourinho all'Inter, poi al Real e infine al Chelsea, sulle colonne virtuali di "The Coaches' Voice".
Immergiamoci nei ricordi di José Morais e riviviamo quei momenti indimenticabili:
"Avete presente quando comprate la lotteria di Natale ed è il momento di controllare i numeri?
"Quando il mio telefono ha squillato ed era José Mourinho dall'altra parte della linea, invitandomi a lavorare con lui all'Inter, è stato come se fosse uscito il mio numero.
"Lavoravo in Tunisia, all'Espérance, quando ha chiamato. Stavo bene; stavo facendo un buon lavoro. Non stavo pensando di andarmene finché non ho sentito cosa mi ha detto Mourinho, il miglior allenatore del mondo. 'Ho un lavoro per te. Se lo vuoi, è tuo' ".
"Se lo volevo? Gli ho detto che le mie valigie erano pronte, vicino alla porta. Non ci sono dubbi: era quello che volevo più di ogni altra cosa.
"Mourinho è più di un amico. Lo considero un fratello che la vita mi ha dato. Quella squadra dell'Inter è indimenticabile. La maggior parte delle persone ricorda quelle partite contro il Barcellona, le semifinali di Champions League.
"Sono state grandi partite con molta intelligenza tattica da parte di Mourinho. Ma c'è stato un momento prima, nella fase a gironi, che dimostra anche la mentalità vincente che aveva quella squadra.
"Eravamo sotto di 1-0 contro la Dynamo Kiev, in Ucraina. Andriy Shevchenko aveva segnato. Faceva molto freddo, e quel punteggio ci lasciò praticamente fuori dalla competizione. Nemmeno un pareggio era abbastanza buono.
"Mourinho ha fatto alcuni cambiamenti tattici e abbiamo segnato due gol negli ultimi quattro minuti. È stato allora che è iniziata la storia.
"La mentalità di quella squadra era impareggiabile, avevano uno spirito combattivo unico. Non ho mai incontrato un altro gruppo di giocatori così, con una determinazione e una mentalità così dura. Mi ricorderò di quei giocatori per tutta la vita".
"Non ci sono parole per descrivere la grinta di quella squadra. Sono stati momenti magici. Il rapporto tra i giocatori e Mourinho era indescrivibile. Ricordo che un giorno gli argentini Diego Milito, Esteban Cambiasso e Javier Zanetti fecero un barbecue insieme nel mezzo di un campo di allenamento. Posso ancora sentire il sapore di quella carne.
"La sinergia che avevamo ha dato a quella carne un sapore incredibile, così come ha fatto con le nostre vittorie con il club. Non credo che potrò mai più assaporare momenti come quelli".
Episodi, emozioni, ricordi unici di una squadra stellare e grandiosa che tutti i tifosi dell'Inter porteranno con se per sempre.
