3 motivi per cui cedere Lukaku a 130 milioni sarebbe un errore da parte dell'Inter

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3 motivi per cui cedere Lukaku a 130 milioni sarebbe un errore da parte dell'Inter

In queste ultime ore sicuramente il tema che sta più a cuore ai tifosi nerazzurri è quello legato al futuro di Romelu Lukaku, bomber e simbolo dello Scudetto vinto l'anno scorso dall'Inter.

Il gigante belga ha sempre dichiarato fedeltà ai colori nerazzurri e alla società che ha creduto fortemente in lui, portandolo a Milano e mettendolo al centro del proprio progetto, ma le ultime offerte provenienti dal Chelsea non possono passare inosservate: 100 milioni + il cartellino di Marcos Alonso, e in programma dovrebbe arrivarne una persino più alta nei prossimi giorni.

La redazione di Tribuna.com ha voluto approfondire la questione, sottolineando però come mai i Nerazzurri non dovrebbero privarsi di un giocatore del genere per quella cifra.

Ecco di seguito i 3 motivi per cui l'offerta andrebbe rifiutata.

1 - Non c'è un sostituto all'altezza per quella cifra

Ipotizziamo che l'Inter accetti e incassi 130 milioni di euro per privarsi di Romelu Lukaku, autore di 30 gol e 10 assist nelle 44 partite stagionali giocate l'anno scorso con i Nerazzurri: chi sarebbe il sostituto su cui andare a puntare?

Un giocatore come il belga potrebbe essere rimpiazzato solo da uno degli altri Top 5 centravanti al mondo, ma nomi come quelli di Erling Haaland o Harry Kane costano ben più di 130 milioni, e dunque l'Inter non potrebbe rimpiazzarlo mai degnamente.

2 - Non si può smantellare la rosa per sanare il bilancio

In una situazione normale l'Inter non prenderebbe nemmeno in considerazione l'idea di poter vendere uno dei pezzi più pregiati della propria rosa, ma i problemi legati alla pandemia da Covid-19 e la delicatissima situazione societaria impone prudenza, e anche qualche sacrificio.

Di sicuro però non è vendendo una "macchina da gol" che il progetto può continuare su questa scia vincente, anzi: ci si ritroverebbe con una squadra scossa, una tifoseria infuriata e una probabile rivoluzione dirigenziale/societaria nuovamente all'orizzonte.

3 - Un bruttissimo segnale a tutto l'ambiente

Infine, un'operazione del genere porterebbe sicuramente ad un grosso ridimensionamento del progetto nerazzurro per la prossima stagione e per quelle successive: perdere il proprio bomber a meno di 20 giorni dall'inizio del campionato significa partire svantaggiati rispetto alle concorrenti, e difficilmente poter puntare a riconfermare lo Scudetto cucito sul proprio petto.

AutoreMattia M.FonteTribuna.com
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