Mercato da sogno e non solo: come cambiano i piani dell'Inter se il fondo da oltre 500 miliardi PIF comprasse la società

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Mercato da sogno e non solo: come cambiano i piani dell'Inter se il fondo da oltre 500 miliardi PIF comprasse la società

In casa nerazzurra in questi giorni tiene banco la questione societaria, con le ormai ben note difficoltà economiche del gruppo Suning che rischiano di affossare l'Inter, e condizionarne ancora pesantemente la gestione qualora rimanesse anche nelle prossime stagioni.

Le ultime indiscrezioni, però, riportano un concreto interesse del gruppo arabo di PIF (Public Investment Fund) e nonostante le canoniche conferme/smentite di rito, la proprietà multimiliardaria ha effettivamente fatto il proprio debutto nel mondo del calcio negli scorsi giorni, acquistando il Newcastle United in Premier.

La redazione di Tribuna.com ha evidenziato 3 aspetti positivi che migliorerebbero qualora il fondo arabo acquistasse anche l'Inter in futuro:

CALCIOMERCATO DA SOGNO

Dopo le cessioni dolorose e pesante di quest'estate, i Nerazzurri non vogliono perdere più giocatori del calibro di Romelu Lukaku o Achraf Hakimi, ma perchè ciò avvenga c'è bisogno di un bilancio sano e di una buona liquidità nelle casse.

I nomi che potrebbero interessare un fondo che, dalla sua, può vantare oltre 500 miliardi di fatturato (dati al 2020) sono infiniti, e ovviamente anche i più ricercati sul mercato sono leciti da sognare per i tifosi: in primis Erling Haaland, che nonostante sia accostato a Real Madrid e PSG, potrebbe cambiare idea di fronte ad un'offerta irrinunciabile.

Il secondo nome è quello di Harry Kane, che in estate è stato vicino al trasferimento al Manchester City, sogno poi sfumato per via del prezzo fatto dal Tottenham: i 170 milioni richiesti, tuttavia, non sarebbero di certo un problema per gli sceicchi arabi.

Infine anche la suggestione che porta il nome di N'Golo Kantè potrebbe finalmente concretizzarsi: il giocatore è un pallino della dirigenza nerazzurra già dai tempi di Antonio Conte, e l'Inter per lui sarebbe una piazza gradita. Anche in questo caso però serve un investimento economico importante, ma questo non spaventa il fondo PIF.

PERMANENZA DEI BIG

Direttamente collegato al discorso precedente c'è quello legato ai rinnovi dei Top player: dopo le cessioni estive è rimasto lo spettro di altre cessioni per sanare il bilancio, e questo potrebbe essere solo un vecchio ricordo con l'arrivo della proprietà araba.

Giocatori ritenuti fondamentali nel progetto societario come Nicolò Barella e Lautaro Martinez non avrebbero problemi ad essere trattenuti anche di fronte agli assalti dei Top club europei: queste sarebbero basi fondamentali e molto solide per costruire una squadra vincente nel corso degli anni.

SOCIETÀ SOLIDA

Dal punto di vista anche extra-calcistico, poi, c'è da ricordare che in generale un club di calcio è paragonabile ad un'azienda e che pertanto una proprietà solida offrirebbe anche nuove soluzioni dal punto di vista delle infrastrutture e dei miglioramenti interni.

Al giorno d'oggi i grandi club europei hanno a loro disposizione tecnologie sempre più avanzate per prevenire (o curare) gli infortuni, macchinari specifici per allenarsi in palestra e tanto altro, fino ad arrivare ai maxi-schermi sui campi d'allenamento e ai droni utilizzati durante le sessioni d'allenamento per studiare dall'alto i movimenti dei singoli giocatori: tutto ciò sarebbe all'ordine del giorno ad Appiano Gentile, e tutta l'Inter ne potrebbe beneficiare in ogni caso.

AutoreMattia M.FonteTribuna.com
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