Le assenze si combattono con la qualità: la profondità della rosa dell'Inter è la chiave per la corsa allo Scudetto

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Le assenze si combattono con la qualità: la profondità della rosa dell'Inter è la chiave per la corsa allo Scudetto

Dato che la 15° giornata di Serie A sta volgendo al termine, con gli ultimi posticipi che si giocheranno nelle prossime ore, si può già tentare di fare un bilancio di questa prima parte di stagione dei Nerazzurri.

La redazione di Tribuna.com ha scelto di concentrarsi nel dettaglio su un aspetto emerso nell'ultimo turno di campionato, dopo la bella e convincente vittoria contro lo Spezia: stiamo parlando dell'importanza delle 'seconde linee'.

Le cosiddette "riserve", un termine veramente astratto da utilizzare nel calcio moderno e in particolare in una stagione dove si gioca praticamente ogni 3-4 giorni, sono state determinanti nell'ultimo turno vinto dai Nerazzurri.

Quello che appare ancora più evidente, per una squadra che ha grosse ambizioni per la stagione e in particolare quella di vincere lo Scudetto a fine anno, è che l'importanza di una rosa profonda e qualitativamente all'altezza dei tanti impegni ravvicinati sia ormai una prerogativa essenziale.

Se si paragonano i Top club italiani, si noterà perfettamente come il livello della squadra allenata da Simone Inzaghi sia mediamente alto: i numeri parlano chiaro, specialmente se si paragonano le 'seconde linee' nerazzurre alle riserve di Napoli, Juventus e Atalanta.

Il tecnico dell'Inter, in particolare, va elogiato per la capacità che molti giocatori gli riconoscono a loro volta: quella di cementare il gruppo, e di far sentire tutti i componenti della rosa parte integrante del progetto.

Questa è una capacità d'importanza capitale, specialmente se si paragona a quanto fatto da Antonio Conte in passato, visto che il tecnico salentino era noto per scegliere una serie di 'fedelissimi' da portare avanti nel corso della stagione.

Ieri tutto ciò è apparso abbastanza evidente fin dalle formazioni ufficiali, dato che l'emergenza difensiva che ha colpito nelle ultime settimane l'Inter ha costretto di fatto a rivoluzionare la squadra: D'Ambrosio-Skriniar-Dimarco, un terzetto inedito.

Dall'infortunio in Nazionale di De Vrij ai problemi intestinali dell'ultimo minuto di Bastoni, passando anche per gli acciacchi di Ranocchia: ieri gli uomini erano veramente contati, e solo con una grande risposta dell'intero collettivo si è riuscita a regalare una prestazione convincente.

In questo stesso discorso s'iscrive perfettamente anche Roberto Gagliardini, uno che spesso e volentieri è stato dato per "partente", ma che rimane sempre e quand'è necessario si fa trovare pronto in campo: il fatto che il 1° gol sia arrivato proprio da lui, è un riconoscimento ulteriore del suo impegno!

Il fatto che tutti quanti abbiano risposto presente è un segnale, per certi versi, ancor più positivo dei 3 punti conquistati. L'Inter, con questo gruppo, può davvero puntare ancora una volta al titolo finale.

AutoreMattia M.FonteTribuna.com
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