Nella lunga intervista concessa in queste ore su TMW dall'ex nerazzurro Andrea Ranocchia, ha ricordato alcune tappe importanti dei 12 anni vissuti all'Inter, ed in particolare ha anche spiegato come i Nerazzurri siano cambiati nel tempo:
Da Spalletti a Conte
"La storia dell'Inter negli ultimi 12 anni è stata un po' strana. Siamo passati dall'era Moratti che aveva vinto tutto, poi Thohir e poi Suning. Quando ci sono questi cambiamenti per ridare stabilità all'ambiente ci vuole tempo. Ma nel calcio non hai tempo: hai una settimana, il tempo che passa da una partita all'altra.
"Spalletti ha messo il primo tassello della nuova Inter: è stato fondamentale: è un allenatore forte, che forma giocatori e forma un ambiente. Però quelli erano anni in cui dovevi sfidare una Juventus che era tra le migliori al mondo e tu sei alle prese con un nuovo percorso: fai fatica.
"Però è Spalletti che ci ha riportato in Champions e anche a livello economico, di blasone, s'è cominciato a ricostruire. Poi è arrivato Conte che ha aggiunto la sua disciplina, il suo modo di ragionare. E quello è personale. Non dico che lui sia l'unico in grado di vincere all'Inter, però in quel momento è stato bravo a mettere tutti i tasselli nel modo giusto per arrivare allo Scudetto."
Spalletti sottovalutato?
"Spalletti sottovalutato? Secondo me non è stato apprezzato abbastanza il suo lavoro. Lui mette le basi: è difficile che una squadra da un anno all'altro prima arriva settima e poi vince lo Scudetto. Il Napoli è stato costruito negli anni, arriva sempre lì: secondo, terzo, secondo, poi terzo... E quest'anno il Napoli sta facendo meglio. Ma sì, all'Inter il lavoro di Spalletti è stato molto sottovalutato!"
L'eredità di Conte
"In quel momento lì l'arrivo di Conte è stato fondamentale: la sua mentalità ha fatto crescere tutti, dalla società all'allenatore passando per chi ruota attorno alla squadra. Adesso l'Inter è una società strutturata, di altissimo livello e secondo me è solo questione di tempo prima di tornare a vincere."
Ci sono tecnici che entrano nella storia con titoli e record battuti, altri che invece svolgono un lavoro prezioso in stagione 'di transizione': questo è quello che ha sottolineato Ranocchia, che negli anni ha visto bene com'è cambiata l'Inter.