In una lunghissima intervista concessa al quotidiano belga De Morgen, il difensore classe '99 di proprietà nerazzurro Zinho Vanheudsen ha raccontato quanto siano state difficili queste ultime stagioni, a causa dei gravi infortuni:
Fine del calvario
"Ho lottato per due anni, in tutto questo tempo non ho rilasciato interviste. Non mi sentivo abbastanza a mio agio per questo. Cosa dovevo dire? Adesso posso allenarmi senza dolore per la prima volta in due anni. Ho ritrovato il sorriso!"
I due gravi infortuni
"Al Genoa ho giocato 16 partite, poi mi sono infortunato di nuovo al piede. Dovevo fare una scelta: operarmi oppure continuare a giocare con il dolore, sapendo che il problema poteva solo peggiorare. Ci ho provato per qualche partita, poi ho scelto di non rischiare la mia carriera. Stagione finita così."
"Dopo ho scelto l'AZ Alkmaar anche perchè hanno un eccellente staff medico. Ho iniziato ad allenarmi fino a settembre e andava tutto bene, poi un nuovo infortunio: pensavo un livido, non che mi fossi fatto di nuovo male. Il giorno dopo non potevo camminare. Il mio piede si era rotto di nuovo."
"Dovevo sottopormi ad un'altra operazione, ho perso 3 mesi e in realtà ho perso un'altra stagione. Mi sono ritrovato a pensare di smettere, il calcio è tutta la mia vita e non potevo più fare nulla. Ora sono fisicamente indietro, ma è passato. Non devo più preoccuparmi del dolore o altro, sono tornato a sorridere!"
Futuro all'Inter?
"Inter in futuro? Sicuramente è un grande club, ma non sono qui per dire che devo giocarci nei prossimi anni. A causa di tutto quello che è successo, ho entrambi i piedi per terra."
"Se entrambe le parti trovano un accordo, è possibile che torni oppure no. La cosa più importante è che io sia di nuovo felice, mi diverta di nuovo e possa giocare: questo è il mio messaggio!"
Il difensore classe '99 ha totalizzato appena 7 presenze stagionali, ma da marzo è tornato a disposizione della squadra e nonostante le panchine si allena regolarmente, pensando già al prossimo anno in cui riscattarsi definitivamente.
