Thomas Zilliacus, imprenditore finlandese, ha recentemente svelato i retroscena del suo tentativo di acquisire le quote dell'Inter.
In un'intervista rilasciata a The Athletic, Zilliacus infatti ha fornito un'analisi dettagliata sulla questione, evidenziando gli sforzi profusi per portare a termine l'affare.
Il tentativo
Raine Group, insieme a Goldman Sachs, è stato incaricato di individuare possibili investitori per il club nerazzurro. Zilliacus ha rivelato di aver avviato contatti con la banca per un potenziale accordo, ma ha ammesso di non essere riuscito a fornire prove concrete della disponibilità dei fondi necessari per la conclusione dell'affare.
Secondo Zilliacus, la sua offerta per l'acquisto dell'Inter era solida e completa. La sua società si sarebbe impegnata a investire 100 milioni di euro, mentre il resto del capitale sarebbe dovuto provenire da altri investitori. L'obiettivo era alleviare il carico finanziario del club, notoriamente gravato da considerevoli debiti.
"Se prendiamo una cifra indicativa di un miliardo, che è vicino a dove penso sia il valore dell'Inter, e togliamo da quei 415 275 allora siamo già a quasi 700 milioni di euro. Ciò significa che se prendi in carico quei prestiti, il denaro effettivo che va pagato sarebbe poco più di 300 milioni di euro," ha spiegato inoltre Zilliacus.
Tuttavia, non è stata rivelata l'identità dei partner con cui Zilliacus avrebbe intrapreso la trattativa, sebbene abbia indicato la loro provenienza: Nord America e Medio Oriente.
Nonostante i suoi sforzi, in ogni caso, Zilliacus non è riuscito a portare a termine l'affare, soprattutto a causa della mancanza di documentazione finanziaria sufficiente a garantire la solidità dell'operazione. LEGGI ANCHE 👉Zilliacus torna a parlare di Inter, e rigetta le accuse dell'Interpol
