I tatuaggi stellati di Calha e Dimarco sono opera di un milanista! Il tatuatore rosica ma ammette: "giusto così"

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I tatuaggi stellati di Calha e Dimarco sono opera di un milanista! Il tatuatore rosica ma ammette: "giusto così"

Nella rosa dell'Inter di tatuaggi non ne mancano, tutt'altro, ma pochi sanno che buona parte di essi, compresi le recenti stelle di Calha e Dimarco simbolo del 20o scudetto, sono opera del tatuatore di fiducia della squadra, un cuore rossonero che di certo sperava di imprimerle sulla pelle di qualche milanista.

Il tatuatore in questione, tale Elia Poletti, ha parlato alla Repubblica ammettendo di rosicare non poco ma facendo anche i complimenti ai rivali:

GIUSTO COSI

"Rosico, chiaro, ma doveva andare così, giocavano meglio". "Com'é iniziata? Un amico che giocava nella Primavera dell’Atalanta mi portò un giovanissimo Andrea Colpani, adesso stella ambita del Monza, che si fece tatuare le iniziali dei genitori. Era l’inseparabile compagno di stanza di Alessandro Bastoni, che è diventato molto più che un cliente".

"Ho tatuato anche Gosens, Esposito, Skriniar che provai a dissuadere senza successo dall’idea del Gesù sul petto che fa braccio di ferro col diavolo.

CALHA E BASTONI

"Bastoni mi diceva che Inzaghi ha davvero faticato la scorsa stagione prima della finale di Champions, troppi cambi sempre uguali, qualche agitatore di troppo, tipo Dzeko e Lukaku. E che però, smaltiti loro, quest’anno si è sentita subito una specie di magia. A parte la sconfitta con l’Atletico, non se la aspettavano proprio".

E poi, come detto, Calhanoglu, che prima delle due stelle aveva voluto un dieci visto di spalle che sale le scale e una mano che tiene quelle di due bambini, i suoi figli. È buono come il pane". 

AutoreNorman IngrassiaFonteREPUBBLICA
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