Arthur come Frings? La Juventus non ha bisogno di vedove tristi, ma di giocatori motivati

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Arthur come Frings? La Juventus non ha bisogno di vedove tristi, ma di giocatori motivati

Fu Torsten Frings nel 2007, ora è Arthur nel 2020. Sono passati 13 anni, ma la storia quasi si ripete. Frings, ex centrocampista del Werder Brema, è stato vicinissimo a vestire la maglia bianconera, ma poi decise per il no: "Avevo un'offerta molto interessante dalla Juventus, ma ho capito che il Werder è la squadra che amo". Fin qui, nulla da dire, ma su Arthur c'è altro.

Alcune delle migliori giocate di Arthur

Il brasiliano è stato messo alla porta dal Barcellona stesso, nell'affare che porterebbe Pjanic in blaugrana e Arthur in bianconero. Una trattativa, però, ferma: perché il brasiliano non vuole lasciare la Catalogna. Una scelta che va contro le idee della Juventus, che spinge ancora sul suo entourage per convincerlo.

Ma serve davvero convincere un giocatore che non vuole muoversi? Può essere producente prendere un giocatore che si sente un po' vedova del club precedente? Assolutamente no. La Juve farebbe bene a valutare nuove soluzioni, senza andar dietro a un calciatore che non ha le giuste motivazioni per giocare con la maglia bianconera. Perché la Juve è un punto d'arrivo, non un punto di partenza.

E voi cosa ne pensate della vicenda Arthur? La Juve non farebbe bene a virare su altri obiettivi? Diteci la vostra nei commenti o nel nostro nuovo Blog!

AutoreMattia C. ADMINFontetuttojuve
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