Rivoluzione Juventus: i 4 nomi intorno ai quali i bianconeri vogliono rifondare la squadra

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Rivoluzione Juventus: i 4 nomi intorno ai quali i bianconeri vogliono rifondare la squadra

Donnarumma è molto più di una tentazione. Non è mai uscito dai radar della Juventus, che lo ha sempre ritenuto un'opzione per il futuro.

In Nazionale il testimone di Buffon è passato nelle sue mani e potrebbe essere così anche in bianconero.

L'interesse e l'eventuale arrivo del portiere alla corte della ‘vecchia signora' nasconde dell'altro, non è solo un'operazione di mercato ma una delle opzioni di un piano di rifondazione dopo dieci anni di dominio assoluto in Italia.

L'asse portante della squadra che in Serie A non ha avuto rivali e in Europa ha sfiorato la vittoria in Champions (Berlino 2015, Cardiff 2017 con Allegri in panchina) paga dazio all'incedere del tempo e al normale ciclo della vita.

Ecco perché l'affare Gigio è un tassello importante ma di un mosaico ben più articolato.

Il portiere (Gigio), un difensore (Romagnoli), un centrocampista (Locatelli) e un attaccante (Kean) di ritorno dopo la cessione: è intorno a questi 3+1 assi di un colore solo (eccezion fatta per il mediano del Sassuolo, tutti sono sotto l'egida di Mino Raiola) che ruota il restyling della ‘vecchia signora'.

Ad accoglierli, se tutto le tessere s'incastrano, ci sarà Chiesa che s'è già preso la Juve.

Non sarà smobilitazione ma riassetto, non ridimensionamento ma nuova dimensione per restare competitivi anche in futuro. Ed è in questo solco che s'innesta anche l'ipotesi Rovella.

Da un lato l'esigenza di cambiare, dall'altro almeno un paio di nodi da sciogliere (la permanenza o meno di Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala) considerando soprattutto le necessità contabili e un bilancio già provato dalla pandemia.

Già, i soldi. Non bastano più le plusvalenze perché la cassa quadri né spalmare gli ingaggi milionari nel corso delle stagioni.

Il rinnovamento è un obbligo anche per lussi che la Juve non può più permettersi. A cominciare da quei calciatori costosi ma finora poco funzionali (Rabiot, Ramsey per esempio) che non rientrano nei piani. Fino ai casi più spinosi (CR7 e la Joya) da affrontare a fine stagione.

Le ricadute economiche provocate dalla contrazione degli introiti (anche per l'ennesimo flop in Champions) spingono in quella direzione e a manovre di mercato (quanto a Kean) da compiere inserendo nel piatto contropartite interessanti (Bernadeschi, Demiral).

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