La valutazione della prestazione della Juventus contro l'Hellas Verona basata su 4 aspetti fondamentali

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La valutazione della prestazione della Juventus contro l'Hellas Verona basata su 4 aspetti fondamentali

La Juventus è caduta in un buco nero del quale non s'intravede nemmeno l'ombra dell'uscita: dopo il ko casalingo rovinoso contro il Sassuolo, ecco che ieri sera ne è arrivato subito un altro a distanza di 3 giorni contro l'Hellas Verona.

L'analisi di Tribuna.com della prestazione della squadra nella sconfitta di ieri sera:

TATTICA

Massimiliano Allegri si è affidato alle migliori certezze a sua disposizione per cercare di ripartire subito, e invece è arrivata un'altra prestazione indecorosa da parte di quasi tutta la squadra.

Dall'inizio tornano Bonucci e Chiellini in difesa, complici le condizioni non ottimali di Rugani e de Ligt, ma dopo nemmeno 15' la Juventus aveva già subito due gol e la partita sembrava finita: non c'è una responsabilità diretta dei due sulle reti subite, ma l'attenzione e la rocciosità che ha sempre contraddistinto la retroguarda bianconera ormai sono solamente un ricordo.

Con Chiesa out, in avanti tocca ancora a Dybala e Morata cercare d'inventare qualcosa: la 'Joya' è per la 2° partita di fila il migliore dei suoi, e solo una traversa e alcuni interventi straordinari di Montipò gli negano la gioia del gol, mentre lo spagnolo nuovamente gioca una partita difficilmente commentabile, tirando solo una volta verso lo specchio della porta avversaria.

Voto alla tattica: 2/10

GIOCO DI SQUADRA

La partita di ieri sera al Bentegodi è sembrata la copia di quella precedente all'Allianz Stadium, con il centrocampo piantato e con pochissime idee nonostante anche gli interpreti fossero cambiati.

La palla non arriva quasi mai agli attaccanti con i tempi giusti, e sono emblematiche alcune scene di Paulo Dybala costretto a venire a prendersi il pallone fin dentro al cerchio di centrocampo, per provare ad inventare qualcosa.

Dietro si prende gol con una facilità disarmante, in mezzo non si fa praticamente nulla e in avanti bisogna aspettare il guizzo decisivo di qualche fuoriclasse (con Chiesa fuori, rimaneva solo Dybala a provarci): il riassunto del 'gioco di squadra' inesistente della Juventus è tutto qua.

Voto al gioco di squadra: 0/10

FINALIZZAZIONE

È di nuovo abbastanza evidente che diventa difficile segnare se non si prende quasi mai la porta: 15 tiri tentati, 4 nello specchio, di cui uno è il gol di Weston McKennie e due sono la traversa e il tiro a giro di Dybala. Un bottino misero.

La colpa però non si può ovviamente dare solo agli attaccanti perchè in una squadra del livello (almeno teorico) della Juventus non si può pensare che solo le due punte segnino ogni partita: il contributo del centrocampo è a dir poco inesistente anche sotto quest'aspetto, a sottolineare ancora una volta dove risieda il reale problema di questa squadra.

Da sottolineare, però, che è oggettiva la mancanza di un bomber vero in area: Morata non è assolutamente in grado di raccogliere l'eredità di CR7, Dybala può fare bene e con un po' di fortuna in più tornerà anche a segnare ma non può essere sia quello che inventa le giocate che quello che trova gol a raffica.

Voto alla finalizzazione: 2/10

SPIRITO DI SQUADRA

Anche sotto quest'aspetto ci sono state più un'analogia con il match precedente: una Juventus che parte bene, poi subisce gol praticamente alla prima occasione concessa e rimane in balia dell'avversario fino ai 10' finali nei quali prova un assalto disperato.

Giocare così può capitare, per carità, ma se succede due volte di seguito contro avversari che (almeno sulla carta) hanno una rosa nettamente inferiore alla propria allora c'è da riflettere attentamente: questi giocatori non hanno una mentalità vincente, non hanno un vero 'spirito juventino', purtroppo.

Voto allo spirito di squadra: 0/10

AutoreMattia M.FonteTribuna.com
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