4 motivi che spiegano le differenze tra la Juve schiaccia-sassi di Champions e quella che arranca in Serie A

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4 motivi che spiegano le differenze tra la Juve schiaccia-sassi di Champions e quella che arranca in Serie A

La Juventus di queste prime 16 partite stagionali ha due facce completamente diverse: una europea, con i Bianconeri che hanno vinto 4 partite su 4 in Champions League, battendo addirittura i Campioni in carica del Chelsea, e un'altra in Serie A che ha vinto solamente 5 partite su 12, pareggiandone 3 e perdendone ben 4.

La redazione di Tribuna.com si è focalizzata su questi dati, evidenziando quali sono le differenze tra le due competizioni e dunque dove vanno ricercati margini di miglioramento per il resto della stagione.

STIMOLI DIVERSI

La prima considerazione da fare è sicuramente di natura psicologica, dato che per l'appunto si fa difficoltà altrimenti a spiegare come una squadra in grado di vincere (pur soffrendo, ma comunque a testa alta) contro il Chelsea abbiamo poi perso punti contro squadre del calibro di Empoli, Sassuolo ed Hellas Verona.

La risposta è semplice, ed è una questione di approccio: è facile trovare gli stimoli per fare bene in casa propria, davanti ai tifosi, contro i Campioni d'Europa in carica, ci vuole invece più attenzione a non sottovalutare l'esordio stagionale in casa contro l'Empoli, ad esempio, e infatti proprio lì è arrivata la prima sconfitta del campionato.

BARICENTRO PIÙ BASSO IN CAMPIONATO

Un discorso prettamente tattico, invece, riguarda la scelta adottata da Massimiliano Allegri in Italia piuttosto che in Europa: la Juventus in campionato difende più bassa e lascia spesso il gioco gli avversari, le sfide contro lo Zenit, e 4 giorni dopo contro la Fiorentina ne sono un chiaro esempio.

Contro i russi i Bianconeri hanno applicato un pressing fin dalle prime fasi di gioco, con Paulo Dybala, Alvaro Morata e Federico Chiesa che spesso hanno sporcato le traiettorie di passaggio degli avversari o li hanno costretti all'errore.

In Serie A invece la squadra non recupera quasi mai palla in alto:

AVVERSARI PREPARATI E INTRAPRENDENTI

Infine una considerazione sugli avversari, dato che rispetto agli anni passati c'è una nuova consapevolezza delle squadre che affrontano i Bianconeri, e ormai hanno la sensazione di poter far male e poter portare a casa qualche punto giocando bene.

Negli anni dei 9 Scudetti consecutivi la Juventus era vista come una squadra imbattibile, e questo spesso portava le squadre a 'perdere quasi prima di essere scese in campo', adesso invece i Bianconeri si trovano ad affrontare squadre che contro di loro vogliono fare la 'partita della vita', e non si accontentano più di cercare di difendere uno 0-0 fino al 90esimo.

DISCONTINUITÀ DI RENDIMENTO E DI SCELTE

Infine c'è anche una questione di differenza tra le due competizioni: in Champions nei 90' ti giochi la partita singola, e nello scontro diretto si può battere più o meno chiunque, mentre in campionato c'è bisogno di idee e certezze, per poter inanellare una serie di risultati positivi consecutivi.

Alla Juventus manca sia una certezza a livello di formazione, dato che quasi ogni partita i giocatori che scendono in campo sono diversi da quelli del turno precedente, sia una solidità che le consenta di vincere anche le "partite sporche", quelle che giochi male ma che comunque ti danno i 3 punti.

AutoreMattia M.FonteTribuna.com
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