Esclusioni, critiche e panchine: Il Mondiale ridimensiona la difesa bianconera e dice che il reparto va rinnovato

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Esclusioni, critiche e panchine: Il Mondiale ridimensiona la difesa bianconera e dice che il reparto va rinnovato

Non c'é dubbio che la chiave principale della storica serie di 9 scudetti consecutivi sia stata la difesa bunker costruita da Conte e forgiata dal primo Allegri. Il Mondiale attesta però che quell'epoca é finita.

Ad eccezione del superlativo Szczesny, nessun difensore della Juve recente e presente ne é uscito bene.

Partendo dal trio verdeoro: Danilo sommerso dalle critiche dopo l'uscita con la Croazia, Alex Sandro retrocesso dopo l'avvio da titolare, Bremer dietro al 38enne Thiago e in campo solo in uno spezzone di una gara ininfluente.

Il predecessore De Ligt, ormai ex enfant prodige, riserva in una Selezione Oranje che certo non abbonda di talento. Bonucci neppure qualificato con l'Italia.

Negli scorsi anni alcuni acquisti promettenti non hanno mantenuto le attese, come De Miral, altri, come Rugani non hanno mai fatto il salto di qualità e i primi mesi di Gatti sono stati a dir poco faticosi.

Si tratta di giudizi parziali ma il fatto che in una rassegna così importante solo il portiere non abbia deluso lancia quantomeno un segnale preoccupante. E un messaggio: urge rinnovare.

AutoreNorman IngrassiaFonteTribuna.com
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