"Tifosi ingrati, se vinci sei bravo se perdi sei una scarpa": l'ex pres. Juve Cobolli Gigli difende Allegri

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"Tifosi ingrati, se vinci sei bravo se perdi sei una scarpa": l'ex pres. Juve Cobolli Gigli difende Allegri

Nelle scorse ore ai microfoni di TV Play è intervenuto l'ex presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli, che ha parlato di vari temi legati alla Juventus, tra cui anche le tante critiche degli ultimi mesi verso il MIster:

La sfida scudetto con l'Inter

"Corsa Scudetto? È stato un grande dispiacere che la Juve abbia compromesso la buona situazione creatasi all’inizio, non è stata la Juventus che mi aspettavo dopo la sconfitta contro l'Inter."

"Le ultime partite hanno dato segnali di ripresa, ma bisogna cercare di vincere e non basta pareggiare contro il Torino nel derby!"

"Entrare in Champions League è fondamentale per i conti, per il morale dei tifosi, e bisogna che qualcuno faccia qualcosa: e con qualcuno intendo i giocatori che forse hanno perso lo spirito di qualche mese fa, quando erano in corsa per lo Scudetto."

La difesa a Max Allegri

"Bilancio su Massimiliano Allegri? Io sono sempre stato un Allegriano, perchè Max mi piaceva come allenatore anche se il gioco effettivamente non è mai stato sfavillante, come ci aspetteremmo dalla Juve.

"Lo confermerei? La situazione è stata un po’ compromessa da questo questo periodo lungo di risultati non positivi. Quando incontro delle persone sento giudizi non positivi sul futuro di Allegri alla Juventus." 

"Ci sono troppe critiche contro Allegri, il calcio è ingrato: se vinci una partita sei bravissimo, se perdi una partita sei una scarpa.

"È il destino di Allegri alla Juventus, che ha fatto un filotto di risultati negativi e ora i tifosi pensano che abbia fatto il suo tempo: c'è ingratitudine, Max arriva da una stagione come quella dell'anno scorso dov'è arrivato al 3° posto, tenendo in piedi una squadra da solo con tutto ciò che è successo."

Tanti tifosi stimano Max e chiaramente non dimenticano gli anni incredibili vissuti insieme, ma era una Juve diversa, con tanti Top player all'apice della carriera e lui sapeva gestirli, mentre oggi è tutto cambiato e i risultati non arrivano più. Non si può continuare a vivere di gloria riflessa del passato.

AutoreMattia M.FonteTV Play
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